METODO KINESP® - PRIMO LIVELLO

A chi frequenta il modulo dal I al IV previo superamento esame teorico-pratico, si rilascia il diploma “il metodo kinesp® –  Primo Livello”

 

IV° MODULO –  KINESP®  I LIVELLO  – LIVELLO FISICO (prerequisiti Modulo I, II, III)

I WEEKEND:  Anatomia e fisiologia generale. Kinesiologia fisica. I punti riflessi degli organi e i mudra.

II WEEKEND:  Kinesiologia fisica. I punti riflessi delle funzioni organiche.

III WEEKEND:   Kinesiologia fisica.  Approcci specifici nei differenti casi.  Imparare ad usare la tecnica nel modo migliore possibile.

Attestato di partecipazione “kinesiologia livello fisico”

IV°modulo nello specifico

 

  • Anatomia  e fisiologia. Regioni del corpo. Tipi somatici.
  • Apparati e sistemi.
  • Apparato tegumentario. Epidermide e derma.
  • Apparato locomotore scheletrico e muscolare.
  • Sistema nervoso.
  • Sistema endocrino.
  • Apparato genitale maschile e femminile.
  • Apparato digerente. Stomaco, pancreas, fegato e vie biliari. Intestino tenue e intestino crasso.
  • Sistema circolatorio sanguigno e linfatico.  Apparato cardiovascolare.
  • Apparato urinario.
  • Fegato e vie biliari.
  • Ripasso della tecnica kinesiologica (test, disorder control, congruenza, polarità).
  • Rapporto terapeuta-paziente. Potenzialità e limiti della tecnica chinesiologica applicata a livello fisico e funzionale.
  • L’animale uomo: l’istinto nascosto dietro al pensiero e le reazioni istintive
  • Conflitti di territorio e azion

 

    • Ripasso della tecnica kinesiologica (test, disorder control, congruenza, polarità).
    • Rapporto terapeuta-paziente. Potenzialità e limiti della tecnica chinesiologica applicata a livello fisico e funzionale. L’animale uomo: l’istinto nascosto dietro al pensiero e le reazioni istintive
    • Perché  è importante il rapport tra paziente e terapeuta. Conflitti di territorio e azione del branco. Terapeuta come capobranco?
    • Kinesiologia e cervello: su quale cervello si sta operando? Quali sono le risposte? Perché avvengono? Cosa indicano e come interpretarle
    • Il test a livello fisico: potenzialità e limiti. Cosa sto testando?
    • Il test dello stress acuto e le sue cause. fattori che rendono il risultato non efficace. fattori fisici o emozionali.
    • Localizzazione degli organi e dei punti riflesso corrispondenti con cenni di anatomia descrittiva.
    • Le aree riflesso degli organi. Riconoscimento dell’organo dominante. Funzionalità, iperfunzionalità, ipofunzionalità o disfunzionalità organica.
    • I mudras. Come selezionare il problema prevalente del momento: problematiche strutturali, metaboliche, emozionali, endocrine, circolatorie, costituzionale, di parassiti, ecc.
    • Le aree riflesso delle funzioni organiche (punti riflesso dei contatti). Punti legati alla circolazione linfatica,  sanguigna e stato del cuore, Punti dei lieviti, virus, batteri, punti dei focolai, Punti dell’allergia, Punti dei calcoli, Punti della carenza di elementi chimici e vitamine, Punti della funzionalità tiroidea e surrenalica,  Punti di intossicazioni (anche radioattive), Punti di catarri e pus, Punti di malattie del sistema nervoso, ecc.
    • La catena causale: individuazione della causa originaria del problema.
    • Esercitazioni pratiche e memorizzazione dei punti.

 

  • Gli effetti collaterali della cura. I peggioramenti come interpretarli.
  • Imparare a non confondere il luogo dove il sintomo si manifesta con quello da cui ha avuto origine il problema.
  • I punti di carico e scarico del problema. cercare sempre l’origine del problema. il dolore come indizio sull’organo meno importante e come protezione di un organo / funzione debole.
  • Il depistaggio per proteggere l’organo debole.
  • Il test delle cicatrici: la memoria fisica ed emozionale.
  • Il test con il sostituto.
  • L’autotest.
  • Ripasso dei punti riflesso delle funzioni organiche: indicazioni e consigli.
  • Utilizzo delle fiale test di indagine nella kinesiologia fisica.
  • Integrazione tra punti di riflesso degli organi e delle funzioni e le fiale test.
  • Le fiale degli organi, le fiale delle funzioni.
  • Verifica dell’effetto dei farmaci su individui che ne fanno uso saltuario e abituale.
  • I focolai di disturbo.
  • Le geopatie.
  • L’indice biologico e le fiale del vega test.
  • Verifica attraverso la kinesiologia  di un risultato emerso con le fiale.
  • Il test dei tre strati.
  • Il test di profondità nella malattie degenerative e croniche
  • Riconoscere se la malattia /disturbo è funzionale allo stato dell’individuo oppure se non lo è: tecnica di individuazione di ciò che è nascosto. Come riuscire ad individuare ciò che il paziente non vuole /può fare vedere.
  • Il modello di malattia e la sua funzione biologica.
  • Il test su una problematica acuta e il test su una problematica cronica: approccio specifico.  Il test nelle malattie acute.  II test nelle malattie croniche.
  • Il test sotto stress emotivo.
  • II test da rilassati.
  • II test se il paziente si fida o non si fida.
  • Il test se il paziente è distratto o se il terapeuta è distratto.
  • Il test quando il terapeuta o il paziente sono convinti di avere ragione.
  • II test come mezzo per individuale le reazioni automatiche ed intuitive e verificare come il corpo reagisce agli stimoli e quali organi risultano indeboliti o rinforzati da quei determinati stimoli.
  • Il test come la grafologia: una sola informazione non basta. Si reagisce differentemente di fronte alle situazioni diverse. Più test sono necessari per individuale il problema e vanno fatti in situazioni differenti.
  • Il terapeuta deve creare situazioni differenti per poter individuare organi deboli (se con più test vengono sempre gli stessi organi significa che sono quelli realmente deboli; quelli che invece cambiano sono quelli attivati in determinate situazioni).

I nostri percorsi

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Kinesiologia emozionale e transgenerazionale

Percorso primo livello

Kinesiologia emozionale e fisica

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